PERGOLESI PARAFRASATO DA BACH
Carlo Piccardi

Nessun compositore al pari di Bach (che trascriveva Palestrina, Frescobaldi, Vivaldi, ecc.) si è mai sentito sollecitato a convivere con ciò che era diverso dal suo linguaggio e dalla sua maniera. Senza attendere il giudizio dei critici è proprio in quest’ambito che la posizione di Bach, confrontata con premesse estetiche diverse (perfino opposte alla sua), viene messa a fuoco dall’autore stesso in una prospettiva dialetticamente motivata.

Il mito di Pelléas e Melisande
Carlo Piccardi

Ogni periodo storico ha compiuto identificazioni in tipi letterari determinati, alcune volte ai limiti del mito come avvenne per la vicenda di Orfeo, regolarmente celebrata, cantata e messa in scena dalla prima fase della poesia rinascimentale fino alla nascita dell’opera in musica e oltre. Nella sfaccettata situazione estetica della ‘Fin du siècle’ è altrettanto rilevante la costanza del riferimento al capolavoro di Maurice Maeterlinck, all’intuizione lirica di Pelléas et Mélisande (1892) che ossessionò i musicisti del tempo a varie latitudini.

L'industria musicale in Italia nell'Ottocento
Carlo Piccardi

La musica che arriva al pubblico non è soltanto il risultato di un processo creativo individuale ma, al di là del suo significato come manifestazione del radicamento nel contesto collettivo della comunicazione, come frutto di un sistema di produzione articolato su vari livelli. 

MUSICA DEGENERATA
Carlo Piccardi

Fra le forme storiche di dittatura il nazismo si distinse per la ferrea applicazione di principî che, in campo artistico e culturale, non lasciarono margini di compromesso.

Stradivari tra mito e realtà
Carlo Piccardi

Antonio Stradivari (1644-1737), celebratissimo già in vita per la bellezza e la perfezione dei suoi prodotti, alimentò subito la fantasia popolare. I suoi violini, risultato di supremo artigianato, non poterono mai essere imitati da nessuno. 

LA DOPPIA FACCIA DELL'ELISIR D'AMORE
Carlo Piccardi

L’elisir d’amore è un capolavoro in più sensi. Lo è innanzitutto come momento emergente nel vasto corpus compositivo donizettiano, che ha tramandato al repertorio meno di una decina di opere sulla settantina effettivamente composte.

ROSSINI QUINTESSENZA DELLA VOCALITA'
Carlo Piccardi

In verità «quando si esamina la personalità di Rossini, l’aureola dell’operista tende, e giustamente, a sovrapporsi a quella del vocalista» (Rodolfo Celletti) e non si riuscirà mai a disgiungere la sua personalità dal ruolo detenuto come fondatore di una scuola di canto generalizzatasi in tutta Europa.