L’umanità ha creato la narrazione inserendo le sue storie temporanee nel costante racconto di lunga durata, memoria aperta al futuro. La scrittura, come incisione degli avvenimenti attraverso i racconti dell’accaduto nei luoghi, caratterizza i paesaggi dando loro forma.
Forbice: «Per lo più al plurale, le forbici, un paio di forbici, utensile d'acciaio per tagliare...». Così recita il Dizionario Treccani. Ma forbice, nell'uso al singolare, sta per «divaricazione progressiva di due valori». Possono essere valori matematici, economici ma anche culturali, etici, filosofici.
Il primo personaggio che incontreremo in questo percorso è un retore e commediografo della Atene del IV sec. di nome Theodektes. Della sua opera teatrale ci sono pervenuti alcuni frammenti, in uno dei quali l’autore sostiene che vecchiaia e matrimonio devono essere molto simili, dato che tutti desiderano arrivarci, ma una volta che ci sono arrivati si intristiscono e vorrebbero ritornare alla condizione precedente.
Milioni di anni...miliardi di anni...: cosa possono significare nell’esperienza comune, la cui prospettiva temporale difficilmente si spinge al di là della storia dell’Umanità? Provare a immaginare eventi distribuiti in una sequenza sterminata di anni suscita la stessa sensazione che si prova guardando, in una notte serena, la volta del cielo stellato sopra un’ampia pianura, sapendo che quei circa 3000 punti luminosi che si vedono, le stelle, sono lontani da noi miliardi e miliardi di chilometri: misure, anche queste, totalmente al di fuori dell’esperienza comune.
Le forme e i terreni della Toscana portano impressi i segni di gran parte della storia geologica dell’Appennino: la figura 4 ci può aiutare a mettere a fuoco questa parte di storia.
Pubblichiamo, in due articoli distinti, la monografia breve di Maurizio Parotto su "Vini d'Italia e geologia". Seguirà un terzo articolo sui rapporti fra terroirs della Toscana e Brunello di Montalcino.
Verso il 1850, in un’Europa sconvolta dalle rivoluzioni, un signore inglese stava percorrendo in carrozza le strade della nostra Penisola. A quel tempo non erano rari i viaggiatori che compivano il “grand tour” per completare la loro educazione culturale, immergendosi nelle suggestioni ambientali, artistiche e letterarie del nostro Paese, ma questo era un visitatore speciale, Sir R. Murchison, già presidente della prestigiosa Società Geologica Inglese, in viaggio di studio per conoscere la geologia dell’Italia.
Anche in un’epoca in cui la tecnologia sembra ogni giorno trovare nuove vie e soluzioni, assistiamo alla difficoltà di lasciare alle spalle un mondo ed epoche legate indissolubilmente all’uso della natura come modello e matrice.
Dopo aver messo insieme un quadro, sia pur schematico, delle vicende attraverso le quali si è giunti all’attuale assetto geologico e morfologico della Toscana, torniamo ai rapporti tra geologia e viticoltura.
La struttura geologica dell’Italia è il risultato di vicende verificatesi sostanzialmente nel corso degli ultimi 230 milioni di anni della storia della Terra, un intervallo di tempo che può sembrare lungo, ma che è appena 1/20 dell’età del nostro pianeta.