TENNIS: LA NUTRIZIONE DOPO LA GARA
Per competizioni di durata medio-lunga è necessario, finita la gara, ricostituire nell’organismo le scorte di glicogeno e i volumi idrici notevolmente ridotti per l’uso fatto nel corso della competizione: è questo l’obiettivo delle misure nutrizionali post-competitive.
Nel Tennis acqua e glicogeno sono le sostanze più ampiamente utilizzate in gara e, malgrado la pur corretta attuazione di misure nutrizionali durante la competizione, le loro rispettive presenze nei tessuti risultano a fine gara sempre piuttosto ridotte, soprattutto dopo gare intense e “tirate”.
Per reintegrare l’acqua basta bere; per il glicogeno è bene adottare tecniche che rendano il più breve possibile il tempo di recupero.
A tal fine alcune misure nutrizionali vanno messe in atto nelle due ore immediatamente successive al termine della gara e nei pasti abituali consumati nei due giorni successivi alla gara.
Il glucosio è lo zucchero che più rapidamente consente di reintegrare le scorte di glicogeno: il ripristino più rapido si ottiene mediante l’assunzione di 0.70 g/kg peso di glucosio nelle due ore immediatamente successive alla fine della competizione.
Tali quantità, se sciolte in acqua consentono anche un ripristino delle scorte idriche.
La curva di ripristino del normale tasso di glicogeno ha un andamento bifasico: nelle prime 24 ore vi è un incremento rapido, fino a valori non lontani da quelli precedenti la deplezione; adottando un regime dietetico equilibrato, il ripristino si completa lentamente nei giorni successivi.
Un problema particolare sorge nei tornei: in tali occasioni gli atleti vincitori che procedono nel tabellone devono quotidianamente affrontare intensi impegni agonistici.
E’ documentato che, giorno dopo giorno, gara dopo gara, le scorte di glicogeno all’inizio della gara risultano progressivamente più limitate. La ridotta disponibilità del glicogeno muscolare impedisce all’atleta di mantenere in gara ritmi intensi per tempi lunghi.
Tutto ciò può essere limitato adottando, nei tornei, una razione alimentare un po’ più ricca in carboidrati complessi, incrementando del 5% la loro percentuale nella Razione alimentare (60-65%).