• SPORT, WELLNESS
  • 22 Settembre 2020

    Muoversi in autunno

    Sarà il clima fresco di questo incipiente autunno o, anche, la discreta distanza dalla pigrizia motoria imposta dal caldo sfibrante delle giornate estive, sta di fatto che, per qualche motivo, ogni anno, nelle stagioni di mezzo, torna la voglia di muoversi.

     

    Per noi, atleti amatoriali, valgono tuttora e per sempre i consigli della scorsa primavera (https://www.nutrirsi.eu/sport-wellness/qualche-dritta-per-riprendere-a-muoversi-2); e, tuttavia, c’è qualcosa nell’autunno che impatta silenziosamente, misteriosamente, delicatamente con il nostro essere e rende più intimo e urgente l’approccio alle cose che scandiscono la nostra vita. Anche allo sport.

    Siamo parte della Natura come tutti gli altri viventi e rispondiamo organicamente alle variazioni climatiche: forse è il declinare della luce solare, le giornate via via più brevi a indurre in noi una maggiore necessità di raccoglimento e di meditazione su noi stessi e sulle nostre cose.

    Passata l’estate, usiamo un’attenzione più viva verso il nostro modo di essere, riconosciamo imperfezioni, ci sorprendiamo a programmare il nostro tempo in funzione di sospirati obiettivi.

    Quei pochi consigli che posso dare su queste pagine in tema di attività fisica hanno la finalità di indirizzarci verso il “Benessere”, inteso, con l’OMS, come quello “stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società”.
    La pratica di un’attività sportiva è un pilastro di quell’equilibrio fra molteplici istanze ambientali e culturali che chiamiamo “Benessere”.

    E, dunque, cosa consigliare a chi vuole riprendere a muoversi nel periodo autunnale, dopo il riposo estivo?

    Ecco un breve elenco:

    • Spogliamoci e, nudi, osserviamoci allo specchio: qualche chilo di troppo? Qualche inestetismo? Qualche rilassamento muscolare? Qualcosa nel nostro corpo che ci disturba?
    • Prima d’intraprendere qualsiasi sforzo fisico (corsa, palestra, bicicletta, ecc.) consultiamo un medico dello sport e sottoponiamoci a una visita attitudinale, a test ematochimici e funzionali.
      Ci accerteremo del nostro stato di salute, valuteremo le nostre capacità di lavoro fisico tenuto conto dell’età, dell’attuale stato di forma, di eventuali limitazioni funzionali (capacità articolare, ecc.), di eventuali situazioni cliniche (ipertensione, ipercolesterolemia, ecc.).
    • Chiediamo al medico dello sport se l’attività cui intendiamo dedicarci sia adeguata al nostro stato di salute e se lui stesso o altre figure competenti (maestri dello sport, allenatori, personal trainers, ecc.), sulla base di dati scaturiti dai test effettuati, possano stendere un programma di allenamento che consenta il miglioramento delle nostre capacità e dello stato di salute.
    • Alleniamoci all’aperto, seguendo, possibilmente, percorsi attrezzati in prati, parchi e boschi infiammati dai colori autunnali; correre o camminare non è solo cimentarsi con tempo e fatica: è anche guardarsi intorno e godere lo spettacolo di alberi e arbusti che si vanno spogliando, ascoltare il crepitio delle foglie secche sotto i nostri piedi. E’ autunno!
    • Una volta ottenuto il programma, realizziamolo nei tempi e nei modi definiti (frequenza, durata, quantità di lavoro fisico, intensità, ecc.).
    • Insieme al programma di allenamento sarà sicuramente utile, e spesso indispensabile, adottare un programma nutrizionale che contempli l’eventuale necessità di perdere qualche chilo di troppo (situazione assai frequente dopo l’estate) e che, contemporaneamente, ci insegni a nutrirci senza tuttavia rinunciare al piacere sensoriale e conviviale di una buona tavola. Chiediamolo al nutrizionista.

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