Al Palazzo Reale di Milano, dal 21 febbraio al 2 giugno 2019 sono esposte 19 delle 35 stupende opere che conta la sua autografia.
Ci sono musiche che, per amarle profondamente, bisogna ascoltarle per almeno due volte. In modo tale che l’orecchio abbia il tempo di sincronizzarsi su una frequenza nuova. Così questo romanzo. Che se amato una prima volta, sarebbe ancora più apprezzato una seconda.
Venerdì 15 marzo, h 18, presso il Bookstore del Palazzo delle Esposizioni, via Milano 15-17, Roma, Michele Suozzo terrà una conferenza su Le Martyre de Saint Sebastien di Gabriele D'Annunzio con musiche di Claude Debussy.
Il mito Brigitte Bardot: rappresentazioni e biografia di una star moderna.
Uno dei fenomeni che più colpiscono l’osservatore delle vicende artistiche della contemporaneità, è la progressiva rarefazione, fin quasi alla scomparsa, del mondo naturale e del paesaggio dall’orizzonte espressivo del Novecento.
Come epigrafe alla sua ultima serie rimasta incompiuta, Le cento vedute del Monte Fuji, Hokusai volle venisse stampata una particolarissima dedica: “Dall’età di sei anni ho la mania di cercare la forma delle cose e da cinquanta anni pubblico spesso disegni. In quello che ho raffigurato in questi settanta anni non c’è nulla degno di considerazione.
Nell’arte del dettaglio è fondamentale il rapporto tra pieno e vuoto, con una netta prevalenza del vuoto. Noi ci sforziamo di accumulare, di aggiungere, di riempire, ma la cosa più difficile è fare spazio al vuoto, sia nella meditazione che in pittura.
Il termine Ukiyo-e designa un genere di stampa policromatica, impressa con matrici di legno, che fiorì nel periodo Edo, tra il Seicento e la fine dell’Ottocento nelle città di Edo (l’odierna Tokyo), Osaka e Kyoto, in corrispondenza della diffusione di una classe mercantile i cui costumi modificarono lentamente la rigida morale che fino ad allora aveva contraddistinto il popolo giapponese.
Negli anni Trenta del Novecento Alfred Barr, primo direttore del Museum of Modern Art di New York, allestì due mostre memorabili: Cubism and Abstract Art nel 1936, seguita da Fantastic Art, Dada and Surrealism nel 1937, una operazione critica che favorì un approfondito confronto tra gli artisti statunitensi e l’opera delle Avanguardie europee.
Non tutti i romanzi possono essere letti in un momento qualsiasi della vita. C’è quella categoria per la quale bisogna essere liberi da qualsiasi peso emotivo, per potersi concentrare in modo imparziale sulla lettura.