Rileggo il Viaggio di Darwin nell’edizione del Millenni Einaudi (1989), arricchito dalla colta e sensibile Introduzione di Franco Marenco di cui sotto riporto la parte iniziale.
L’umanità ha creato la narrazione inserendo le sue storie temporanee nel costante racconto di lunga durata, memoria aperta al futuro. La scrittura, come incisione degli avvenimenti attraverso i racconti dell’accaduto nei luoghi, caratterizza i paesaggi dando loro forma.
«C’è un essere al mondo presso il quale il mio spirito può e potrà indugiare millenni». Per Hölderlin quell’essere era Susette Gontard, madre del giovane Henry di cui il poeta era precettore. Fra Susette e Friederich scoppiò una grande passione e Susette diventò Diotima, maestra in amore, di cui racconta Socrate nel Simposio di Platone.