• SCIENZE NATURALI E DELL’UOMO, ECOLOGIA
  • 8 Ottobre 2019

    Appunti di geologia: Rocce

      Vincenzino Siani

    In natura ogni presenza lascia traccia di sé: antichi pollini raccontano climi di lontane stagioni, frammenti di DNA svelano trame, percorsi, identità.

    Con lo scorrere del tempo, testimonianze più recenti si sovrappongono alle antiche, le ricoprono, le sottraggono alla nostra vista. Traccia su traccia, in rocce, ghiacci e sedimenti si accatastano, si stratificano, si riassumono gli eventi della storia naturale della Terra. Sta a noi cercare, riconoscere, valutare, immaginare, interpretare.

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    In ragione delle loro origini, i geologi distinguono le rocce in ignee, metamorfiche e sedimentarie; queste ultime si formano per accumulo e compattamento di sedimenti: è facile osservarle in paesaggi montani o costieri, i piani di stratificazione sovrapposti, variabili per spessore, colore, contenuti.

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     ROCCE 2

    Come leggervi la storia naturale del pianeta? Tre i criteri introdotti da Niccolò Stenone, naturalista danese:

    1- I sedimenti si depositano, di regola, in strati pressoché orizzontali e così dovrebbero continuare ad apparire una volta divenuti rocce. Se, come spesso vediamo, giacciono su piani inclinati o disegnano linee curve, vuol dire che qualche forza planetaria è intervenuta a deformarle;

    2- In una successione di rocce sedimentarie, ogni strato è più antico dello strato soprastante e più recente di quello sottostante;

    3- Intrusioni di magma che tagliano altre rocce sono, sulla scala del tempo, più giovani di quelle rocce stesse.

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    Ma cosa ci dicono gli strati e i loro contenuti?

    I minerali e i fossili presenti nei singoli strati ci consentono di ricostruire l’ambiente in cui quelle rocce hanno avuto origine, di valutare la loro età, di comprendere i processi che ne hanno modificato giacitura e caratteri.

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    Strato dopo strato, procedendo dal basso verso l’alto, dal tempo profondo all’oggi, leggiamo nelle  rocce racconti di ricorrenti regressioni e ingressioni di acque dolci e salate, di sollevamenti e sprofondamenti di lande e territori, di scogliere nate in mare e attualmente in alta montagna. Di tettonica delle placche e deriva di continenti, di eruzioni vulcaniche e alternanze del campo magnetico, di antichi giardini tropicali oggi coperti da chilometrici spessori di ghiaccio, di estinzioni e origini.

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    Insomma della Terra e della sua complessa storia evolutiva, l’incessante divenire degli equilibri naturali di cui noi stessi insieme a tutte le forme organiche e inorganiche presenti sul pianeta siamo l’attuale espressione.

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