• Diario d'ascolto
  • 2 Febbraio 2021

    BUON SANGUE NON MENTE

      Carlo Piccardi

    Per certi versi la storia della musica è anche una storia di famiglie musicali. Il caso più paradigmatico è rappresentato dalla famiglia Bach, al centro della quale troneggia la severa figura di Johann Sebastian, che era predestinato alla musica da almeno un secolo di pratica familiare nei nomi di Hans Johann Christoph, Johann Michael, Johann Bernhard, e che a sua volta fu d’esempio a una schiera di discendenti musicisti, alcuni dei quali si garantirono anche la notorietà: Johann Christian, Carl Philipp Emanuel, Wilhelm Friedemann.

     

    Diversamente da altri casi pochi sanno che da Mozart – già figlio di Leopold musicista che ne determinò lo sviluppo nella disciplina - si dirama una discendenza musicale nel figlio Franz Xaver, nato il 26 luglio 1791 quattro mesi prima della morte del padre. Il figlio compositore di Mozart fu tutelato nell’insegnamento della musica dalle figure più rappresentative di Vienna, dal sostegno ricevuto da Joseph Haydn al magistero dei suoi allievi (Neukomm e Streicher) e di maestri che indirizzarono altri grandi quali Schubert (Albrechtsberger, Vogler, Hummel), per non parlare di Salieri che gli fu maestro di canto (proprio il rivale del padre che la leggenda aveva accusato perfino di avere avvelenato per invidia).

     FRANZ XAVER MOZART INTEROFranz Xaver Mozart

    Pianista e compositore il più giovane figlio di Mozart si affermò con relativa facilità ricoprendo cariche presso famiglie nobili, ma anche tentando la via del concertismo con un viaggio che nel 1819 lo portò al cospetto dei pubblici di Russia, Polonia, Prussia, Danimarca, Germania, Svizzera, Italia. Pur essendo stato ritenuto degno da Anton Diabelli di figurare nel 1824 nella nota raccolta che vide impegnati 50 fra “i più distinti compositori e virtuosi di Vienna e dei Regi e Imperiali Stati d’Austria”, la musica di Franz Xaver Mozart è caduta nell’oblio.

    Non pochi tratti dell’esempio paterno vi si possono però rintracciare, soprattutto in certe scelte di organico strumentale, come il Quartetto con pianoforte in sol minore op. 1. La sua data di nascita è il 1791, di una generazione successiva a Beethoven e vicina a Schubert, per cui la concezione è ormai diversa. Un’alternativa rappresentò certamente per lui il pianismo brillante risolto in frivola esteriorità, meccanico nei veloci e rutilanti percorsi della tastiera. Franz Xaver mostra di saper resistere a tale tentazione di mondanità che allora lasciò indenne solo Schubert. È allo stesso modo intimistico che fu di Schubert che egli guardava, ai momenti di attonicità a volte perfino cupa, che lo rivelano interessante nei movimenti lenti, estatici, in una struttura ridotta all’essenzialità.

    CARLO MOZART
    Carlo Mozart

    LAPIDE CARLO MOZART

    Una pista poco nota conduce la famiglia Mozart in Lombardia. Una “Via Carlo Mozart” a Caversaccio (in Valmorea Provincia di Como) è intitolata al figlio maggiore di Mozart. Si tratta della strada su cui si affacciava la casa di campagna che fu di sua proprietà. Pure egli iniziato alla musica, fu raccomandato da Haydn a Bonifazio Asioli di cui divenne allievo a Milano. Nel 1809 tuttavia Carl Thomas Mozart abbandonò ogni velleità in campo musicale ed entrò come funzionario nell’amministrazione austriaca. Lo ricorda una lapide a Milano con l’epigrafe

     LAPIDE CARLO MOZART

    Alla memoria di 
    Carlo Mozart
    ultimo figlio del sommo musicista
    funzionario del municipio di Milano
    Vienna 1784 - Milano 1858
    con lui si estinse la stirpe
    ma non la gloria imperitura dell'illustre genitore
    nel centenario della sua morte
    l'Associazione degli Austriaci di Milano
    31 ottobre 1958

    Morì appunto nel 1858, dopo aver donato al Mozarteum di Salisburgo il pianoforte del padre che gli era toccato in eredità.