• NUTRIZIONE VEGETARIANA, ALIMENTI, BISTRÒ
  • 23 Febbraio 2015 | Gallery

    I semi e la storia dell'uomo

      Vincenzino Siani

    Il cibo, in senso lato, è il mezzo tramite il quale i viventi fanno propri gli elementi naturali con cui formare molecole, tessuti e organi seguendo le modalità dettate dal codice genetico.

    "Alcune cose non le mangiamo perché biologicamente inadatte ad essere mangiate dalla nostra specie (legno, fili d’erba, foglie ed altre parti di alberi, ad eccezione di midollo e germogli); per altre ciò che è considerato buono da mangiare va al di là della semplice fisiologia della digestione, entrando nel territorio del gusto definito da ragioni storiche, tradizionali e dalle esperienze che contribuiscono alla definizione di una cultura alimentare."
    (Marvin Harris)

    Nelle società umane industriali e postindustriali le questioni relative alla ricerca, alla raccolta, alla produzione, alla conservazione e al consumo del cibo sembrano apparentemente marginali: le conquiste del Neolitico hanno semplificato per Homo sapiens i problemi del sostentamento e consentito di indirizzare l’attenzione verso l’acquisizione di conoscenze il cui conseguimento ha avuto un impatto decisivo per la diffusione della specie.

    "Più di qualsiasi altra esperienza, mangiare ci mette in rapporto con il mondo naturale.
    L’atto in sé stesso eccita tutti i nostri sensi: gusto, olfatto, tatto, udito e vista.
    Conosciamo la natura in buona parte attraverso i modi che abbiamo di consumarla."
    (Roland Barthes)

    Per gli uomini che ci hanno preceduti nel corso degli ultimi tre milioni di anni, nutrirsi ha costantemente rappresentato il problema centrale dell’esistenza.

    I semi, raccolti sul suolo della savana dove il genere Homo apparve, furono al tempo, insieme a frutta, foglie, germogli e fiori, la principale risorsa alimentare per i nostri antenati.

    "Solo la specie umana cucina il proprio cibo, creando un legame indissolubile fra civiltà e mondo naturale. E’ l’arte culinaria il mezzo universale attraverso cui la natura viene trasformata in cultura, e le categorie culinarie sono sempre adatte a essere utilizzate come simbolo della differenziazione."
    (Claude Lévi-Strauss)

    Nella bella mostra FOOD, al Museo di Storia Naturale di Milano, si seguono i percorsi che l’uomo, a partire dal Neolitico, ha imposto ai semi: da mezzi per la perpetuazione delle specie naturali a cibi preparati e presentati sulla nostra tavola, nei nostri piatti, per essere, ancora oggi, la fonte dell’energia e dei nutrienti che ci consentono di vivere.

    "Il modo in cui una cultura si appropria delle altre creature, i tipi di creature di cui si ciba, il modo in cui queste vengono preparate e servite non è che una forma sofisticatamente orchestrata di comunicazione, che diffonde i valori, le credenze e i principi pragmatici che caratterizzano la cultura nella sua interezza.
    Si è detto che la storia dell’uomo è intelligibile solo nel contesto della storia del cibo."
    (Roland Barthes)