• "FRAMMENTI E COLLAGE"
  • 5 Aprile 2022

    LA CALDA VITA

    La seconda guerra mondiale è stata tra i più drammatici conflitti della storia umana; vi sono morti più di 46 milioni di militari e di civili, e molti in circostanze di prolungata e spaventosa crudeltà.

    Nei 2174 giorni di guerra intercorsi tra l’attacco tedesco alla Polonia nel settembre 1939 e la resa del Giappone nell’agosto 1945, di gran lunga la maggioranza di questi morti, sia al fronte che dietro le linee, erano del tutto sconosciuti, nel nome e nel volto, tranne che per quei pochi che li conoscevano e li amavano; per di più, in molti casi, che forse si possono anch’essi annoverare a milioni, quegli stessi che negli anni successivi avrebbero potuto ricordarsi di una vittima furono a loro volta uccisi. 

    A essere cancellati non furono soltanto 46 milioni di viventi, ma la calda vita, la vitalità che essi avevano ereditato e avrebbero potuto lasciare ai propri discendenti: un’eredità di lavoro e di gioia, di lotta e di creatività, di cultura, di speranze, di felicità che nessuno avrebbe ormai ereditato e trasmesso. 

    È inevitabile che siano loro, i milioni di vittime che più duramente pagarono per la guerra, a riempire tante delle pagine di questo libro. Di molti di loro potrà essere fatto il nome - e lo faremo; ma il più amaro legato della guerra è costituito, oltre che da loro, dagli uomini, dalle donne, dai bambini le cui tragedie sono rimaste sconosciute. 

    Si parla anche di coraggio, in queste pagine: il coraggio dei fanti, dei marinai, degli aviatori, il coraggio dei partigiani e dei combattenti della resistenza, il coraggio di coloro che, affamati, nudi, privi di forza e di armi, vennero condotti a morire.

    (Martin Gilbert, La grande storia della seconda guerra mondiale. Mondadori, 2017)

    GUERRA 2