• NUTRIRSI CLUB
  • 28 Febbraio 2025 | Gallery

    ART DÉCO. IL TRIONFO DELLA MODERNITÀ

      Redazione di NUTRIRSI

    Nell'anno 2025 ricorre il centenario dell'Esposition internationale des arts décoratifs et industrieles modernes, tenuta a Parigi nel 1925. Per celebrare tale ricorrenza a Milano, Palazzo Reale, è stata allestita la bella mostra Art Déco. Il trionfo della modernità, visitabile dal 27 febbraio al 29 giugno 2025.

     La mostra presenta al pubblico circa 250 opere: dai vetri alle porcellane alle maioliche e i centro tavola, dalle opere d’arte stricto sensu come dipinti, sculture, oggetti d’arredo, tessuti fino ad abiti haute couture, accessori di alta orificeria, ma anche vetrate e mosaici che rimandano agli ambienti lussuosi di hotel, stazioni e mezzi di trasporto di lusso, come aerei e transatlantici.
    Anche l’allestimento, arricchito da frame cinematografici, riproduzioni di manifesti e riviste, fotografie storiche e installazioni multimediali, restituisce il clima e le atmosfere di un’epoca irripetibile e affascinante, quella dell’Europa degli anni Venti del Novecento: un mondo sospeso tra due guerre, ricco di novità creative e culto del lusso.

    Dal 1920 al 1930 la società europea vive in un limbo effimero, in una parentesi di gioia travolgente, dove le avanguardie artistiche si intrecciano con forme di splendore e di glamour sempre più ricche. Le città di Parigi, Londra, Milano, Monaco, Vienna, Praga e Berlino diventano il palcoscenico di un’eleganza cinica e scintillante, dove ogni angolo riflette un’atmosfera unica, sospesa tra il desiderio di rinnovamento e il tentativo di superare i ricordi degli orrori della prima guerra mondiale. L’alta società, infatti, spinta dal desiderio di lasciarsi alle spalle quel periodo appena passato, insegue in questa manciata di anni un sogno fatto di charme, opulenza, mondanità e spettacolarità.
    Le residenze alto borghesi e i palazzi si trasformano in palcoscenici di bellezza e di stile di vita, salotti e ville urbane sono colme di oggetti di raffinata eleganza da esibire come simbolo di un lusso impareggiabile. Il gusto déco connota particolari ambienti non solo di uso privato, ma caratterizza lo stile di ambienti ad uso collettivo, come le stazioni ferroviarie, i teatri, le sale cinematografiche e moltissimi palazzi pubblici.
    Un formulario stilistico dai tratti chiaramente riconoscibili, che ha influenzato a livelli diversi tutta la produzione di arti decorative e industriali degli anni Venti, ma anche la cartellonistica pubblicitaria, la scultura e la pittura dalle funzioni prettamente decorative, la moda, la produzione automobilistica e il cinema.

    FIG 1

    L’epoca degli anni Venti e dei primi anni Trenta è però anche l’epoca dell’energia pura: un brivido di progresso che si concretizza nelle prime autostrade italiane, nei treni veloci, nei grattacieli e nelle architetture futuristiche che segnano un cambiamento radicale del panorama urbano. 
    È questo il momento delle prime trasmissioni radiofoniche, delle navi transatlantiche, dei dirigibili, degli aerei che riducono le distanze ed è la nascita di Hollywood che darà vita a un nuovo immaginario collettivo. Il mondo vive un periodo di rapido progresso tecnologico che trasforma la società.
    I cartelloni pubblicitari, protagonisti nelle città, utilizzano colori vivaci e slogan dinamici per promuovere i prodotti e plasmare nuovi stili di vita. La pubblicità si intreccia con la nascita dei grandi magazzini, templi della modernità urbana, come la Rinascente a Milano, che offrono merci di ogni tipo in spazi eleganti illuminati, trasformando l’acquisto in un’esperienza sociale.
    Parallelamente, l’elettrificazione e l’industrializzazione rivoluzionano la vita quotidiana con la diffusione di tram, radio e fabbriche dotate di catene di montaggio.
    Dieci anni di sogno tutto europeo nel quale si innestano creazioni italiane, cui la mostra sceglie di dedicare particolare attenzione, così come attenzione e incondizionata stima ebbero -nell’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925 dedicata all’Art déco- i progetti presentati dagli artisti italiani. Nelle sale si susseguono le davvero eccezionali invenzioni per la Richard Ginori di Gio Ponti, ma anche le opere ideate da Tomaso Buzzi, Paolo Venini, Galileo Chini, dell’artista del vetro Vittorio Zecchin, del maestro ebanista Ettore Zaccari, dell’orafo Alfredo Ravasco e molti altri protagonisti della scena italiana che espongono con successo nelle Biennali Internazionali di arti decorative moderne nella Villa Reale di Monza negli anni 1923, 1925, 1927 e 1930, che danno vita nel 1933 alla Triennale di Milano. Una generazione di artisti, artigiani, architetti e designer che ha sancito indiscutibilmente la nascita del design italiano. Un focus in mostra è dedicato anche al mondo della moda, uno degli elementi specifici del gusto déco e delle nuove tendenze dello stile. A Venezia, la prima sfilata di moda all’Excelsior segna l’inizio di una nuova era per l’haute couture, mentre i riflettori iniziano a brillare sui grandi nomi della moda e delle arti visive.

    La donna degli anni Venti ha una silhouette tendente all’asciutto, al magro, dai caratteri androgeni, scattante, nervosa: liberata dai corsetti può condurre una vita dinamica e praticare sport. A dettare i canoni della bellezza sono le dive del cinema muto: indipendenza, anticonformismo e capricciosa volubilità. Grazie ai prestiti che arrivano in mostra dalle collezioni di palazzo Morando-Costume Moda Immagine di Milano è possibile osservare da vicino alcuni abiti da sera e accessori alla moda che hanno contribuito a costruire l’allure di un’intera epoca. Una metamorfosi costante e vistosa che i couturier scrivevano sul corpo delle donne in nome di libertà, eleganza ed emancipazione. 

    Tuttavia il fervore per la modernità coesiste con profonde contraddizioni: le città prosperano ma molte aree rurali restano arretrate e il consumismo crescente maschera tensioni economiche e sociali che avrebbero segnato la fine del decennio. Questa esuberanza infatti non è priva di ombre: il progresso, il lusso e la bellezza che dominano la scena sono anche segno di un’epoca che non sembra consapevole della propria fragilità. La borghesia vive in un’escalation di eccesso, velocità e desiderio di stupire, mentre l’Europa sta per entrare nel periodo scuro segnato dall’ascesa delle dittature.

    La mostra Art déco. Il trionfo della modernità racconta non solo un’epoca di rinnovamento e vitalità ma anche quella stessa corsa verso il futuro che ignora le inquietudini politiche e sociali che sarebbero esplose di lì a poco, cambiando per sempre il volto dell’Europa. Attraverso il linguaggio della multimedialità l’allestimento intende far vivere al visitatore l’esperienza di un’epoca di straordinaria bellezza, ma anche di inquietante incertezza che ha profondamente unito arte, design, storia e tecnologia.
    (dal comunicato stampa della mostra)

    Art Deco Palazzo Reale ph.Carlotta Coppo 15

    APP 1

     Art Deco Palazzo Reale ph.Carlotta Coppo 69

    APP 2C

    Art Deco Palazzo Reale ph.Carlotta Coppo 169 

    APP 3B

    Art Deco Palazzo Reale ph.Carlotta Coppo 171 

    APP 4B

    Art Deco Palazzo Reale ph.Carlotta Coppo 199 

    APP 5B

    Art Deco Palazzo Reale ph.Carlotta Coppo 234 

    APP 6B

     Art Deco Palazzo Reale ph.Carlotta Coppo 5

    CATALOGO MO

    SCHEDA TECNICA