• "FRAMMENTI E COLLAGE"
  • 2 Luglio 2019

    UN LUNGO RAGIONAMENTO

    Un mio caro amico, collezionista di libri antichi sulla montagna (sulle montagne piemontesi, in particolare e, per ragioni di cuore, sul prediletto Monte Rosa) mi ha, recentemente, messo a disposizione uno dei suoi preziosi libri perché, trattando un argomento legato alla medicina, potessi esprimere un mio parere su un antico avvenimento riportato nel testo.

     

    Titolo del libro “Ragionamento sopra il fatto avvenuto in Bergemoletto, in cui tre Donne, sepolte far le rovine della Stalla per la caduta di una gran mole di neve, sono state trovate vive dopo trentasette giorni”; autore Ignazio Somis, “Torinese, Professore di Medicina nella Regia Università, e nello Spedale di San Giovanni”. Anno di pubblicazione 1758.

    E’ un libro di argomento scientifico; è un ragionamento condotto su un avvenimento di cui si riporta una precisa e godibilissima cronaca.

    La vicenda: la mattina del 19 marzo 1755, verso le ore 9, una “Valanca di neve” seppellisce in una stalla del villaggio di Bergemoletto, in Val di Stura, Anna e Margherita Roccia, Anna Maria Roccia Bruno e il suo figlioletto. In compagnia di galline, asini e capre. 
    Il successivo 25 aprile, dopo trentasette giorni, le tre donne sono dissepolte e “cavate fuori vive”.

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    Come è stato possibile, si domanda Ignazio Somis, sopravvivere per un tempo così lungo in assenza di luce, al freddo, con scarsissimo cibo e senza un opportuno ricambio di aria?

    Qui parte il “Ragionamento”, finalizzato a spiegare con argomenti scientifici il lieto fine (non per il figlioletto, né per gran parte degli animali). 

    Cosa mi ha stupito nel leggere il libro?

    Intanto la devozione espressa nella dedica “A SUA SACRA REALE MAESTÀ CARLO EMMANUELE, RE DI SARDEGNA, ec.” da parte dell’autore. Tre pagine in corpo grande.

    DEDICA

    DEDICA 2

    Subito dopo il dotto preludio in cui si espongono, gran parte in latino, le conoscenze scientifiche relative al problema delle “Valanche”, della neve e delle “Tormente” nell’anno di grazia 1758.

    E poi il partecipato racconto dell’evento e le considerazioni sul piccolo villaggio e sulla gente che lo abitava; la descrizione degli sforzi fatti da chi si adoprava per raggiungere i sepolti, nella speranza, spesso vana, di trovarli ancora in vita.

    E, inoltre, la descrizione del sogno che Giuseppe Roccia, marito di Anna Maria, aveva fatto la notte prima e in cui la moglie lo incoraggiava a darsi da fare per disseppellirla dalla neve perché lei era ancora viva: lo stesso autore se ne commuove.

    Infine, è toccante il lungo filo di argomentazioni dotte e ritenute al tempo colme di verità scientifica con cui Somis spiega le ragioni che hanno consentito alle tre donne di sopravvivere sepolte dalla neve per così lungo tempo.

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    “Ragionamento...” è un libro di scienza, assai simile nella sua struttura compositiva agli articoli pubblicati attualmente su riviste scientifiche. Ma quanta partecipazione, quanto calore nel descrivere uomini e animali, fatti e azioni, timori e speranze di coloro che oggi sono un “campione” e allora venivano citati per nome e cognome, età e parentele, luogo di vita e ruolo sociale.

    Due secoli e mezzo orsono. Diversi i modi, i metodi, i mezzi indirizzati al raggiungimento di una credibile verità. Diversa, anche, la percezione dell’umanità.