• "FRAMMENTI E COLLAGE"
  • 2 Ottobre 2019

    E' TROPPO TARDI?

    La Terra, prima di noi, esisteva già da miliardi di anni. La vita è nata e, nel tempo, si è evoluta, sviluppata, irradiata, colonizzando l’intero pianeta tra catastrofi e provvisori equilibri.

     

    Nella storia della vita sulla Terra sono state individuate già cinque estinzioni di massa.
    Cambiamenti profondi e rapidi dell’ambiente naturale, indotti da alterazioni della composizione atmosferica e, conseguentemente, del clima, risultano esiziali per molte specie in equilibrio con le condizioni precedenti.
    Le cinque grandi estinzioni di massa del passato hanno colpito le comunità dei viventi e, allo stesso tempo, hanno consentito a nuove specie di emergere, di occupare spazi e assolvere funzioni prima coperte dalle specie estinte. 

    Le estinzioni sono processi ricorrenti nella storia naturale: nuove specie sostituiscono altre specie i cui ruoli non incontrano più, nel tempo, le esigenze dei nuovi equilibri sistemici indotti da ricorrenti variazioni ambientali e planetarie.
    Esiste una velocità di avvicendamento, un tempo medio di sostituzione, un tasso di estinzione che possiamo considerare naturale: attualmente tale tasso è circa cinquanta volte più rapido rispetto al passato e riguarda tutti i viventi. 

    E’ così che la crisi ambientale si manifesta.

    Un terzo dei vertebrati è in via di estinzione; se ne sono estinte più di quattrocento specie negli ultimi quattro secoli. Due terzi degli invertebrati, e fra questi gli impollinatori, sono a rischio: la popolazione delle api è drammaticamente ridotta, con gravi conseguenze sui raccolti e sulla sicurezza alimentare umana.

    Anche oggi, nel pieno della sesta estinzione di massa, non è il pianeta l’entità da salvare ma le forme di vita esistenti selezionate, tra periodi glaciali e interglaciali, in milioni di anni. 

    L’attuale crisi è globale, riguarda l’intero sistema Terra; per la nostra specie sono in gioco la sopravvivenza stessa e le civiltà umane nelle forme che conosciamo.
    Per contrastarla occorre agire in modo sistemico su almeno sei punti: energia, cibo, produzione e consumo, sviluppo urbano, ambiente e capacità umana.
    La questione chiave è ridefinire il benessere umano; la vera sfida è riconfigurare la relazione fra l’umanità e l’ambiente. 

    E’ su questo che, rapidamente, occorre agire.