BUON SANGUE NON MENTE
Per certi versi la storia della musica è anche una storia di famiglie musicali. Il caso più paradigmatico è rappresentato dalla famiglia Bach, al centro della quale troneggia la severa figura di Johann Sebastian, che era predestinato alla musica da almeno un secolo di pratica familiare nei nomi di Hans Johann Christoph, Johann Michael, Johann Bernhard, e che a sua volta fu d’esempio a una schiera di discendenti musicisti, alcuni dei quali si garantirono anche la notorietà: Johann Christian, Carl Philipp Emanuel, Wilhelm Friedemann.
Diversamente da altri casi pochi sanno che da Mozart – già figlio di Leopold musicista che ne determinò lo sviluppo nella disciplina - si dirama una discendenza musicale nel figlio Franz Xaver, nato il 26 luglio 1791 quattro mesi prima della morte del padre. Il figlio compositore di Mozart fu tutelato nell’insegnamento della musica dalle figure più rappresentative di Vienna, dal sostegno ricevuto da Joseph Haydn al magistero dei suoi allievi (Neukomm e Streicher) e di maestri che indirizzarono altri grandi quali Schubert (Albrechtsberger, Vogler, Hummel), per non parlare di Salieri che gli fu maestro di canto (proprio il rivale del padre che la leggenda aveva accusato perfino di avere avvelenato per invidia).
Franz Xaver Mozart
Pianista e compositore il più giovane figlio di Mozart si affermò con relativa facilità ricoprendo cariche presso famiglie nobili, ma anche tentando la via del concertismo con un viaggio che nel 1819 lo portò al cospetto dei pubblici di Russia, Polonia, Prussia, Danimarca, Germania, Svizzera, Italia. Pur essendo stato ritenuto degno da Anton Diabelli di figurare nel 1824 nella nota raccolta che vide impegnati 50 fra “i più distinti compositori e virtuosi di Vienna e dei Regi e Imperiali Stati d’Austria”, la musica di Franz Xaver Mozart è caduta nell’oblio.
Non pochi tratti dell’esempio paterno vi si possono però rintracciare, soprattutto in certe scelte di organico strumentale, come il Quartetto con pianoforte in sol minore op. 1. La sua data di nascita è il 1791, di una generazione successiva a Beethoven e vicina a Schubert, per cui la concezione è ormai diversa. Un’alternativa rappresentò certamente per lui il pianismo brillante risolto in frivola esteriorità, meccanico nei veloci e rutilanti percorsi della tastiera. Franz Xaver mostra di saper resistere a tale tentazione di mondanità che allora lasciò indenne solo Schubert. È allo stesso modo intimistico che fu di Schubert che egli guardava, ai momenti di attonicità a volte perfino cupa, che lo rivelano interessante nei movimenti lenti, estatici, in una struttura ridotta all’essenzialità.
Carlo Mozart
Una pista poco nota conduce la famiglia Mozart in Lombardia. Una “Via Carlo Mozart” a Caversaccio (in Valmorea Provincia di Como) è intitolata al figlio maggiore di Mozart. Si tratta della strada su cui si affacciava la casa di campagna che fu di sua proprietà. Pure egli iniziato alla musica, fu raccomandato da Haydn a Bonifazio Asioli di cui divenne allievo a Milano. Nel 1809 tuttavia Carl Thomas Mozart abbandonò ogni velleità in campo musicale ed entrò come funzionario nell’amministrazione austriaca. Lo ricorda una lapide a Milano con l’epigrafe
Alla memoria di
Carlo Mozart
ultimo figlio del sommo musicista
funzionario del municipio di Milano
Vienna 1784 - Milano 1858
con lui si estinse la stirpe
ma non la gloria imperitura dell'illustre genitore
nel centenario della sua morte
l'Associazione degli Austriaci di Milano
31 ottobre 1958
Morì appunto nel 1858, dopo aver donato al Mozarteum di Salisburgo il pianoforte del padre che gli era toccato in eredità.